ANAC: aggiornate le Linee Guida n. 1 in tema di affidamento di servizi tecnici
Con delibera del Consiglio n. 417 del 15 maggio 2019, l’ANAC ha aggiornato le Linee Guida n. 1, recanti “Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria”.
In accoglimento del suggerimento espresso dal Consiglio di Stato nel parere n. 2698 del 22.12.2017, l’ANAC ha ritenuto opportuno fornire alcune indicazioni volte a coordinare la disciplina della determinazione del corrispettivo da porre a base di gara con l’introduzione del principio dell’equo compenso ad opera dell’articolo 19-quaterdecies, comma 3, del decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito con modificazioni dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172.
Le indicazioni aggiuntive fornite nelle Linee guida n. 1 con riferimento al principio dell’equo compenso sono di natura strettamente interpretativa; esse non prevedono nuovi obblighi, ma si limitano ad interpretare e a fornire suggerimenti in relazione all’applicazione di norme primarie sulle quali – è rimarcato nel documento – l’ANAC non ha alcun potere di intervento.
Con l’occasione, la medesima ANAC ha altresì proceduto ad aggiornare le Linee guida n. 1, anche per alcuni aspetti emersi successivamente alla redazione delle stesse, a seguito di segnalazione da parte di operatori del settore e nell’ambito della consultazione in merito al Bando tipo n. 3 (Disciplinare di gara per l’affidamento con procedura aperta di servizi di architettura e ingegneria di importo pari o superiore a € 100.000 con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo).
ANAC: ulteriore rinvio dell’Albo del Commissari
Il Presidente dell’ANAC, con Comunicato del 10 aprile u.s., ha disposto l’ulteriore differimento di novanta giorni, a decorrere dal prossimo 15 aprile, della piena operatività dell’Albo dei Commissari di gara.
Ricordiamo che già con Comunicato del Presidente del 9 gennaio 2019 era stato disposto un primo rinvio alla data del 15 aprile 2019 per la piena operatività dell’Albo.
L’ulteriore rinvio, si legge nel Comunicato, è dovuto anche al decreto legge c.d. “sblocca cantieri”, nel quale sarebbe presente la norma, suggerita dalla stessa Autorità, per consentire l’avvio dell’Albo dei Commissari. L’ANAC ritiene quindi necessario attendere l’emanazione del decreto e la sua conversione in legge al fine di poter verificare le modalità con cui dovrà essere avviato il predetto Albo.
ANAC: niente soccorso istruttorio per l’offerta difforme
Sulla scorta di costante giurisprudenza, la formulazione di un’offerta tecnica difforme dai documenti posti a base di gara comporta l’esclusione dalla procedura selettiva.
Tramite l’esclusione dalla gara del concorrente che ha presentato un’offerta tecnica priva dei requisiti ritenuti essenziali, la stazione appaltante esprime il proprio dissenso rispetto ad un prodotto o servizio giudicato non rispondente alle caratteristiche tecniche minime previste nel progetto o nel capitolato posto a base della selezione (Consiglio di Stato, sez. III, 21 ottobre 2015, n. 4804; 1 luglio 2015, n. 3275; sez. V, 17 febbraio 2016, n. 633, 23 settembre 2015, n. 4460; 5 maggio 2016, n. 1809; sez. III, 26 febbraio 2019 n. 1333; TAR Liguria, 10 luglio 2017 n. 597; TAR Umbria, Sez. I, 1 settembre 2017, n. 563; TAR Veneto, 11 settembre 2018 n. 885).
In tal senso si era espressa anche l’ANAC con i pareri di precontenzioso n. 427 del 13 aprile 2016 e n. 250 del 7 marzo 2018.
Parimenti consolidato, nonché recepito a livello di diritto positivo dall’art. 83, comma 9, del d.lgs. n. 50/2016, è l’orientamento secondo cui, in tali circostanze, è precluso alla stazione appaltante il ricorso al soccorso istruttorio, potendo tale strumento essere utilizzato per sanare la mancanza, incompletezza e ogni altra irregolarità delle dichiarazioni riguardanti le condizioni di partecipazione, ma non quelle afferenti l’offerta economica e l’offerta tecnica.
La ratio è ovviamente quella di evitare che l’operatore economico sia messo nella condizione di modificare l’offerta tecnica, per renderla rispondente ai requisiti minimi stabiliti dalla stazione appaltante dopo la scadenza del termine di presentazione delle offerte, in violazione del principio di parità di trattamento (cfr., ex multis, Consiglio di Stato, Sez. V, 21 giugno 2017 n. 3029 e pareri di precontenzioso n. 488 del 3 maggio 2017; n. 792 del 19 luglio 2017; n. 900 del 6 settembre 2017; n. 23 del 27 gennaio 2019).
E’ quanto affermato dall’ANAC con Deliberazione 10 aprile 2019 n. 334.